Mentre il judo, il karate e tae kwon do (o taekwondo) sono tutte arti marziali, differiscono in molti modi significativi, a cominciare dalle loro origini disparate in Giappone, Cina e Corea, rispettivamente. Le tre arti marziali si differenziano anche per obiettivi, tecniche e rischi associati.
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Origini
La storia delle arti marziali registrate risale al 50 a. C. in Corea con l'emergere del taek kyon, il predecessore del taekwondo. Il taekwondo di oggi contiene influenze dal karate del Giappone, dovuto alla colonizzazione giapponese della Corea nel periodo della prima guerra mondiale. Il karate è anche considerato un'invenzione giapponese, sebbene si sia sviluppato sull'isola di Okinawa dalle tecniche di arti marziali cinesi nel XVII secolo. Il karate non fu introdotto nel continente giapponese fino al XX secolo, dove il judo aveva già una solida base come importante arte marziale nazionale, essendosi sviluppato molto prima rispetto al ju-jitsu simile ma più combattivo.
Etimologia
Il taekwondo viene spesso tradotto come "la via della mano e del piede", tae che significa "saltare", "calciare" o "colpire o bloccare con il piede", kwon che significa " pugno "o" colpire o bloccare con le mani "e fare" l'arte "o" la via ". Il karate era originariamente chiamato Tou Te, con te che significa "mano" e tou che significa "cinese". Quando il karate fu portato da Okinawa in Giappone, la parola tou fu cambiata in kara, che significa "vuoto" o "aperto", sebbene possa anche significare "vuoto" o "cielo". Il judo viene solitamente tradotto in "modo gentile", ju significa "morbidezza" o "gentilezza".
Tecniche
Le tecniche del Taekwondo si concentrano principalmente sulle manovre di calci, con le braccia usate più per bloccare che per colpire, mentre il karate incorpora le manovre di calci e colpi in modo più uniforme, utilizzando sia la parte superiore che quella inferiore per entrambi scopi difensivi e offensivi. Il judo si concentra principalmente sulle manovre difensive, utilizzando tecniche di scontro a distanza ravvicinata e di lancio per spingere o tirare fuori uno sbilanciamento dell'avversario e portarlo a terra in una stiva sottomessa. Sia nel taekwondo che nel karate, gli avversari tentano di tenersi a distanza di medio raggio per fornire il massimo potere e slancio ai loro colpi.
Rischi
Secondo uno studio pubblicato su "Medical Sports Science" nel 2005, le attività di arti marziali in cui si è verificata la più alta incidenza di lesioni pediatriche sia nei ragazzi che nelle ragazze, così come i tipi di lesioni e le regioni del corpo che sostengono quelle lesioni, erano tutti unici alle arti marziali specifiche. I partecipanti erano più propensi a subire un infortunio nel taekwondo dall'esecuzione di un calcio circolare, dal karate dal dare un pugno e dal judo dal lancio o dall'esecuzione di un calcio.Le lesioni del taekwondo sono state tipicamente sostenute agli arti inferiori mentre nel judo le estremità superiori hanno riportato più ferite. Nel karate le lesioni più frequenti erano alla testa e al viso, il più comune era il sanguinamento del naso, mentre i partecipanti al judo e al taekwondo erano più inclini alle distorsioni.