La malattia di Peyronie è causata da fibrosi, o cicatrici, della guaina che circonda i tessuti erettili del pene. Ciò si traduce in dolore, erezioni angolose e difficoltà nei rapporti sessuali. Si ritiene che la Peyronie sia causata da fattori genetici associati a lesioni relativamente lievi al pene che si verificano durante il rapporto sessuale. Un certo numero di trattamenti sono stati utilizzati per Peyronie, ma la maggior parte di essi ha mostrato un beneficio limitato. La vitamina E è spesso raccomandata per questa condizione.
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Approccio conservativo consigliato
Sebbene la chirurgia sia utile per correggere la malattia di Peyronie, alcuni pazienti peggiorano dopo il trattamento chirurgico. Durante i primi 6-18 mesi, la Peyronie può progredire, rimanere stabile o migliorare e la risoluzione spontanea si verifica spesso nel corso di molti mesi. Pertanto, la gestione conservativa è raccomandata per almeno il primo anno nella maggior parte dei casi. Ciò potrebbe includere iniezioni del pene con calcio antagonisti, corticosteroidi, antiossidanti e interferone. La vitamina E orale viene tipicamente somministrata durante tutte le fasi del trattamento.
Vitamina E e danno tissutale
Nei tessuti viventi, i benefici primari della vitamina E derivano dalle sue proprietà antiossidanti. L'invecchiamento e la degenerazione del tessuto sono accelerati dal danno indotto dai radicali liberi e la vitamina E neutralizza i radicali liberi. Uno studio del 1999 su "International Journal of Impotence Research" ha dimostrato che la vitamina E previene il danno dei radicali liberi e riduce la fibrosi nelle cellule del pene cavernoso nella coltura tissutale. Tuttavia, questo stesso beneficio non è stato dimostrato in modo coerente nei pazienti con malattia di Peyronie.
Dosaggio di vitamina E
Gli studi che valutano i benefici della vitamina E nella malattia di Peyronie hanno utilizzato dosaggi diversi. Ci sono apparentemente poche prove per raccomandare un dosaggio particolare, e l'efficacia della vitamina E per il trattamento di questa condizione deve ancora essere confermata. Secondo il dott. Wayne Hellstrom della Scuola di Medicina dell'Università di Tulane, una dose giornaliera di 400 UI è una raccomandazione standard, ma alcuni studi hanno utilizzato 400 UI due volte al giorno.
Considerazioni
La vitamina E si è dimostrata promettente per la limitazione della fibrosi in modelli di coltura tissutale della malattia di Peyronie, ma non ha dimostrato in modo coerente il beneficio in pazienti con questo disturbo. La gestione conservativa - comprese le terapie orali e iniettabili - è raccomandata per tutti i pazienti per almeno un anno, poiché molti casi di Peyronie si risolvono spontaneamente. La chirurgia è riservata a quegli uomini che non rispondono al trattamento conservativo dopo un anno e la cui malattia impedisce loro di avere rapporti sessuali. La vitamina E, in dosi da 400 a 800 UI al giorno, è un trattamento standard ma non dimostrato.